Call for Papers
La conferenza AIUCD 2020 (15-17 Gennaio 2020 - Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore) ha per titolo “La svolta inevitabile: sfide e prospettive per l'Informatica Umanistica”. Nello specifico, la conferenza vuole riflettere sulle conseguenze della crescente diffusione dell’approccio computazionale al trattamento dei dati connessi all’ambito umanistico.
Qual è l’impatto metodologico prodotto dall’applicazione di strumenti computazionali a dati umanistici? E quali conseguenze comporta in termini di formazione dei ricercatori di ambito umanistico? È ancora ragionevole parlare di (e alimentare) una distinzione tra umanisti “tradizionali” e umanisti “digitali”? Il termine “Digital Humanities” ha fatto il proprio tempo e merita di essere sostituito da “Computational Humanities” o da “Humanities Computing”? Il fattore computazionale è davvero quello metodologicamente distintivo delle ricerche usualmente presentate alle conferenze della AIUCD?
Queste sono le domande fondamentali a cui la conferenza vorrebbe rispondere. Si desidera, infatti, attivare un momento di riflessione e dibattito a partire da interventi che le affrontino da un punto di vista sia teorico-metodologico che empirico-pratico, presentando i risultati di lavori e progetti (conclusi o in corso) che considerino centrale il trattamento computazionale dei dati.
Pur senza precludere la possibilità di presentare interventi su altri argomenti concernenti l’analisi computazionale di dati umanistici, sono particolarmente sollecitati contributi sui seguenti temi:
- replicabilità e diffusione dei risultati empirici di ricerca;
- confronti tra approcci computazionali e non al medesimo oggetto di ricerca;
- metodi di analisi computazionale nelle pratiche di ricerca e nelle applicazioni didattiche;
- elementi di convergenza e integrazione delle metodologie di area umanistica e informatica
- tecnologie di semantic web e linked open data in ambito umanistico;
- big data e scienze umanistiche;
- modelli e strumenti per la rappresentazione della conoscenza in ambito umanistico e del patrimonio culturale;
- metodologie e applicazioni di trattamento automatico del linguaggio per fini di ricerca umanistica (letteraria, linguistica, filologica, filosofica, storica, archeologica etc.);
- storia dei metodi, degli strumenti e delle tecniche computazionali in ambito umanistico;
- metodologie e tecnologie del processo di digitalizzazione per la produzione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale digitale.
Le lingue ufficiali della conferenza sono l’italiano e l’inglese.
Borse "Giuseppe Gigliozzi"
AIUCD offre due borse di studio di 300 euro ciascuna per giovani studiosi (studenti e dottorandi sotto i 40 anni) che presentano proposte accettate alla conferenza. I candidati possono richiedere la borsa selezionando la casella corrispondente nel portale di invio EasyChair. Prima della conferenza, il Direttivo di AIUCD farà una revisione preliminare di tutte le proposte idonee, e compilerà una rosa di candidati. Le domande vincenti sono scelte dal Direttivo di AIUCD in base alla qualità accademica dei contributi e saranno annunciate durante la conferenza.
Scadenze
La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per le ore 23:59 dell’8 settembre 2019.
Informazioni sull’accettazione verranno comunicate agli autori entro il 30 ottobre 2019.
Formato e modalità di invio delle proposte
Le proposte di intervento dovranno essere inviate nella forma di un articolo completo di un massimo di quattro (4) pagine (bibliografia esclusa). Qualora le proposte vengano accettate, la lunghezza massima del contributo finale sarà di sei (6) pagine (bibliografia esclusa). Il formato delle proposte deve attenersi al template indicato presso la pagina relativa alle informazioni per gli autori sul sito della conferenza, e inviate in formato PDF usando l’apposita piattaforma Easychair: https://easychair.org/conferences/?conf=aiucd2020
Le proposte saranno valutate attraverso un processo di double blind peer review. Ciascun contributo verrà valutato da 3 revisori. Il contributo proposto va anonimizzato, nei limiti del possibile, senza che ciò impedisca una valutazione accurata della proposta da parte dei revisori.
L’articolo potrà essere scritto in italiano o in inglese, preceduto da un abstract in entrambe le lingue. Si incoraggia la proposta di contributi in Inglese, al fine di garantire una maggiore visibilità al volume degli Atti. La scelta della lingua per l’articolo non vincola quella della lingua per la comunicazione in sede di convegno. I contributi accettati verranno pubblicati nel volume degli Atti del convegno, che sarà reso disponibile in formato solo digitale il primo giorno del convegno.
In fase di proposta, si richiede agli autori di specificare la modalità dell’intervento che si desidera presentare alla conferenza (comunicazione orale o poster). Sarà discrezione del comitato di programma decidere se il contributo accettato sia più adatto a una comunicazione orale o a una presentazione poster. Non c’è differenza di qualità tra i contributi assegnati all’una o all’altra modalità di presentazione. Tendenzialmente, le comunicazioni orali sono più adatte a interventi volti a discutere questioni metodologiche e/o fondamenti teorici, eventualmente connessi a esperienze di analisi di dati e di sviluppo di strumenti/applicazioni. Le presentazioni in formato di poster, potenzialmente affiancate da demo, si prestano particolarmente alla descrizione di strumenti e risorse digitali.
Criteri di valutazione delle proposte
La valutazione delle proposte sarà condotta sulla base dei seguenti criteri:
- attinenza del contributo alle finalità della conferenza;
- originalità, rilevanza o approccio innovativo del contributo;
- rigore metodologico;
- descrizione accurata della metodologia;
- adeguatezza dell’impostazione teorica e concettuale rispetto al dominio di riferimento;
- omogeneità delle argomentazioni;
- buona definizione e raggiungibilità degli obiettivi;
- coerenza tra obiettivi e risultati;
- analisi critica della letteratura del tema trattato;
- risorse bibliografiche pertinenti ed aggiornate;
- qualità delle eventuali soluzioni tecniche proposte rispetto all’ambito di riferimento;
- presenza di elementi di interdisciplinarità;
- equilibrio tra la componente umanistica e quella informatica;
- replicabilità dei risultati descritti;
- adeguatezza dell’organizzazione del testo, eventualmente con presenza di immagini e schemi;
- qualità dell’esposizione; facilità di comprensione; proprietà di linguaggio scientifico.